Da Bacco... andata e ritorno!

   
       Sull'autostrada A 14, quella che da Milano ti porta fino a Reggio Calabria costeggiando l'Adriatico e lo Ionio, quando sei stanco, dopo aver fatto più di un terzo del viaggio di andata, allora ti viene voglia di fermarti, di riposare e di affrontare il giorno dopo, con più tranquillità, il viaggio. Allora ti fermi a Senigallia, e verso Arcevia cerchi la "Cantina di Baccco".

       Le colline marchigiane, in questo periodo (inizio novembre) sono stupende; sembra che siano pettinate tanto sembrano ordinate e senza un filo d'erba.
Intorno si sente un odore acre di terra rivoltata ed esposta al sole ...é quasi tutto irreale, splendidamente tranquillizzante.
       Uscito dall'A 14 a Senigallia devi fare in macchina solo pochi chilometri.
Borgo Bicchia, Casine, Pianello e... poi sempre più su, ma dolcemente, senza difficili tornanti o eccessivi cambiamenti di quote;
       Passi da Pongelli che quasi non ti accorgi della strada fatta tanto bello é il panorama intorno, poi passi dalla frazione Montale e dal Borgo Emilio e poi con una brusca svolta a destra, seguendo le indicazioni della "Cantina di Baccco" sei a Piticchio.
   
       Sulla destra di colpo sei letteralmente preso dallo splendido Castello di Piticchio, un castello medioevale in splendido stato di conservazione.

       Si afferma da vari storici che sorse dalle rovine della città romana di Pitulum, tuttora di incerta identificazione. Nel 1223 Piticchio, con Montale, era di proprietà del Vescovo di Senigallia, Arcevia ingaggiò una aspra contesa con tale vescovo per il possesso di Piticchio e l'ottenne solo nel 1293. Il castello presenta ben conservata la sua cinta muraria fortificata ed il suo nucleo storico centrale. La chiesa parrocchiale è dedicata a S Nicolò e conserva il quadro della Madonna del Rosario, dipinto da Ercole Ramazzani nel 1582.(Fonte: Castelli d'Italia)

Lista de li mangiari de la Taverna del Conte per la Cena Medioevale alla XXI Festa d'Autunno di Piticchio

Primo servitio
Zuppa di farro cum crostoni savoriti.

Secondo servitio
Arrostito di porcho speziato al rosamarino servito su panone rustico
Cipolle arrostite
Herbe dell'orto insavorite cum lardo

Terzo servitio
Lo sfizio del Conte

Strufoli cum miele

Goloserie del Conte
Torta di mele et uva passa

Inoltre...
Vino de la nostra tenuta
Acqua fresca de la fonte del fico
Elisir di uva passa

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       Dopo il castello, in fondo, lungo filari di querce si scende verso una stradina polverosa in caolino bianco, verso l'edicola di un santo...(non mi sono soffermato a guardare chi fosse effigiato nell'edicola), e quindi....oltre verso la Frazione Ripalta al numero 90.
       Arrivando di sera cerchi fra gli alberi, scorgi le luci, ... c'é una prima cascina... ma non é quella che cerchi...poi d'un tratto sulla staccionata che delimita un parco ti si presenta davanti il faccione di Bacco e sai che si arrivato.
       Il silenzio e la tranquillità ti prende appena sceso dalla macchina e se sei stanco non hai che fermarti un attimo ad ascoltare e senti il fiume lontano, il bisbigliare degli uccelli e d'un tratto ti corrono incontro Ernesto e Fidel che ti fanno le fusa!!!
   
       Il sorriso gioviale di Cristina Montalbini e del suo compagno Maurizio Piergiovanni i gestori del casale adibito ad agriturismo, ti accoglie e ti fa subito sentire a tuo agio.   Ci si accomoda fuori, sotto un porticato fantastico e subito si fraternizza.
       Effettuati i convenevoli e quindi assolto alle pratiche burocratiche, la consegna della chiave e della sistemazione nella stanza. Ci tocca una mega stanza accogliente e coloratissima con tantissimi letti ed il lettone matrimoniale.
       Una doccia fugace e quindi giù nel locale ristorante.
       Ad attenderci un aperitivo con un piattone di stuzzichini con il pane caldo ed irrorato  dall'olio della tenuta del papà delle ragazze. Una vera leccornia...il lardo, il formaggio ed il salame rigorosamente casereccio.
        ...se la bella giornata, dal mattino pare...!!!!
       Ci si siede a tavola e si lascia alla splendida cuoca la libertà di proporti la cena...!
   
     Daniela,sorridente come non mai, la sorella di Cristina, ci serve subito per la cena:
  •      Zuppa di cicerchia con crostini
  •      Cappelli di carne alla norcina con macinato, salsiccia e salsa di tartufo
  •      Spezzatino di cinghiale al vino bianco
  •      Maialino in porchetta (con il finocchietto selvatico)
  •      Erbette ripassate in padella
  •      Panna cotta  alla salsa di mirtilli, al caramello e cioccolato
  •      Tutto irrorato dal vino rosso del contadino, (uve di Montepulciano e   Sangiovese)  
 

Alcune immagini di questo splendido posto

 

Aurora dalla finestra Al tramonto La mattina
     
Ernesto e Fidel Il dessert Il libro degli ospiti
     

       Una volta che ci sei stato, ci ritorni sicuramente!
       Infatti fu così che al ritorno, rientrando dalla Calabria, siamo ritornati alla Cantina di Bacco degustando i manicaretti propostici dalla splendida cuoca.

     
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